Page 250 - Pino Daniele
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238-271 Luglio:- 11/11/15 10:00 Pagina 248 Sabato 9 Luglio S. Letizia Massimo Lotti 8 Piano-sequenza della prima volta che ho visto il mare 9 Era luglio, era mattina, faceva gran caldo. Finalmente gli andavo incontro, invece di 10 continuare a congetturarlo su celluloide. Mi avvicinavo e scompigliandomi il crine sentivo l’aria mutare, l’afflato di salmastro; stavo per scoprire il mistero d’acqua e sale. 11 Intravedevo quel suo andirivieni da ipnosi, l’umore spaziante dalla furia incatturabile alla quiete quasi ferma; l’orizzonte ammirato 12 da lì era perfetto per scambiarsi i primi baci. Capii la difficoltà d’incontrarlo in intimità: decine di astanti sdraiati, andanti, immersi, e gruppuscoli di bambini vicendevolmente Siamo legati ai nostri corpi come un’ostrica a schizzarsi, a plasmare forme. A dieci anni alla conchiglia la mia estate cessava di essere platonica. Platone Non mi trovavo a Sylt, sotto l’alito rude del Baltico, riparato dentro uno strandcorb, bensì a Rosignano, sul Tirreno già così caro 13 agli etruschi. Fa lo stesso, la mia prima volta a baciare coi piedi quella falange, mare vero così vero, così impossibile da abbracciare. 14 Attesi la sera, la sua criniera di rossore all’orizzonte mangiarsi il disco d’oro. 15 16 17 18 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31

