Page 240 - Pino Daniele
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238-271 Luglio:- 11/11/15 10:00 Pagina 238 Luglio Nati nel mese Wisława Szymborska (Bnin, Kórnik, 2 luglio 1923 • Cracovia, 1 febbraio 2012) Poetessa e saggista polacca. Premiata con il “Nobel” nel 1996 e con nu- merosi altri riconoscimenti. In Polonia, i suoi volumi raggiungono cifre di vendita che rivaleggiano con quelle dei più notevoli autori di prosa, nonostante in un’occasione avesse ironicamente osservato, nella poesia intitolata Ad alcuni piace la poesia, che «la poesia piace a non più di due persone su mille». Utilizza espedienti retorici quali l’ironia, il para- dosso, la contraddizione e la litote, per illustrare i temi filosofici e le ossessioni sottostan- ti. La poetessa è stata, inoltre, una miniaturista, le cui poesie compatte spesso evocano am- pi enigmi esistenziali. Benché molte delle sue poesie siano brevi, esse toccano spesso argo- menti di respiro etico che riflettono sulla condizione delle persone, sia come individui che come membri della società umana. Pablo Neruda (Parral, 12 luglio 1904 • Santiago, 23 settembre 1973) Pseudonimo che Neftalì Ricardo Reyes ha scelto in onore del poeta ce- coslovacco Jan Neruda, cantore della povera gente. Nasce da famiglia modesta e trascorre l’infanzia nel malinconico e selvaggio sud del Cile. Frequenta l’università a Santiago. Dal 1926 al 1943 gira il mondo co- me rappresentante diplomatico, nel 1936-37 vive l’esperienza della guerra civile spagnola: la scoperta della Spagna è stata per N. un fatto di estrema importanza. La sua è stata una vera e propria conversione al prossimo e la sua poesia diviene quella dell’uomo con gli uomini, cioè una poesia sociale e di lotta politica, di adesione e di repulsione rispetto al prossimo, di sostegno, di speranza e di rabbia. Nel 1944, tornato in Cile, si iscrive al partito comunista cileno e viene eletto senatore. Dal 1948 al 1952 viene perseguitato e costretto all’esilio per la sua presa di posizione contro il neodittatore Gonzalez Videla; così torna a viaggiare per il mondo. Nel 1971 gli viene as- segnato il “Premio Nobel” per la letteratura, nel 1973 torna in Cile e in quello stesso an- no muore a Santiago, subito dopo il colpo di stato del generale Pinochet. Elias Canetti (Ruse, 25 luglio 1905 • Zurigo, 14 agosto 1994) Scrittore “Premio Nobel” per la Letteratura nel 1981, è considerato l’ultima grande figura della cultura mitteleuropea. Il suo unico roman- zo Die Blendung (letteralmente “L’accecamento”, tradotto in italiano come Auto da fé, titolo voluto dallo stesso Canetti) viene pubblicato nel 1935 e successivamente bandito dal regime fino a quando non viene ri- pubblicato in seguito. Oltre al saggio Massa e potere (1960), nel quale analizza a tutto tondo la sociologia delle masse, scrive anche un’auto- biografia, divisa in più volumi (La lingua salvata, Il frutto del fuoco e Il gioco degli oc- chi), che viene pubblicata fra il 1977 e il 1985. È proprio quest’opera, una delle più in- tense della letteratura contemporanea, che fa di lui uno degli scrittori più importanti del Novecento.