Page 275 - Pino Daniele
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272-305 Agosto:- 11/11/15 10:01 Pagina 273 Mario Prontera A Silvia, una qualunque, ma questa è vera Non hai nulla da farti perdonare, ma ti perdono lo stesso: era le volte che mi cercavi, e sbagliavi lo spazio, non il tempo; era le volte che mi volevi, e volevi toccarmi soltanto; era le volte che mi parlavi, e parlavi alle nuvole; era le volte che mi pensavi, e pensavi di notte; era le volte che mi sognavi, e sognavi di giorno. E per scale antiche o nuove di zecca, dai gradini di vetro o di fili di biada, dalle rughe di gesso o delle tue mani, sui gradini della notte o dei tuoi seni di mandorla, ti bacerò sugli occhi e sul ciglio del cuore. 9 settembre 2010