Page 308 - Pino Daniele
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306-337 Settembre:- 11/11/15 11:46 Pagina 306 Settembre Nati nel mese Giovanni Carmelo Verga (Catania, 2 settembre 1840 • Catania, 27 gennaio 1922) Massimo esponente del Verismo, riceve la sua prima formazione roman- tico-risorgimentale nella città natale, dove, abbandonando gli studi giu- ridici, decide di dedicarsi esclusivamente alla letteratura. Trasferitosi a Firenze nel 1865, compone i suoi primi romanzi: Una peccatrice e Sto- ria di una Capinera. Successivamente frequenta l’ambiente degli Scapi- gliati, rappresentando in modo fortemente critico il mondo aristocrati- co-borghese (Eva, 1873; Tigre Reale, 1873; Eros, 1875). In seguito alla scoperta del natu- ralismo francese matura la sua svolta decisiva verso il Verismo, segnata dai racconti e ro- manzi di ambiente siciliano: Vita nei campi, 1880; I Malavoglia, 1881; Novelle rusticane, 1883; Mastro don Gesualdo, 1889. Questi rientrano nel progetto per un “Ciclo dei Vinti”: venti romanzi che rappresentano un quadro della società francese del secondo Impero at- traverso le vicende dei membri di una famiglia. È stato anche autore di teatro: Cavalleria rusticana, 1884; La lupa, 1884; In portineria, 1885; Dal tuo al mio, 1903. Maria Corti (Milano, 7 settembre 1915 • ivi, 22 febbraio 2002) Critica, filologa e scrittrice. Ha insegnato Storia della Lingua Italiana all’Università di Pavia, dove nel 1972 ha creato il Fondo Manoscritti di autori moderni e contemporanei, a cui si collega la rivista «Autografo», da lei fondata. È stata membro delle Accademie della Crusca, di Brera e dell’Arcadia; alla sua costante attività di studiosa e critica stilistico- letteraria si intreccia quella di scrittrice e di coraggiosa sperimentatrice di diversi registri narrativi. Tutti i suoi romanzi sono viaggi da percor- rere: intellettuali, metaforici, spaziali o storici. Tra questi ricordiamo: Il ballo dei sapien- ti, percorso tra costume e lingua nel pianeta-scuola degli anni Sessanta; Voci dal Nord Est e Il canto delle sirene, il primo viaggio investigativo nel New England, il secondo percor- so tra tempo, cultura e storia, guidato da incantevoli sirene; Cantare nel buio, viaggio nel- la realtà del pendolarismo quotidiano. Thomas Stearns Eliot (Saint Louis, 26 settembre 1888 • Londra, 4 gennaio 1965) È stato un poeta, drammaturgo e critico letterario statunitense natura- lizzato inglese. Allo scoppio della guerra si trasferisce in Inghilterra, sta- bilendosi a Londra. Dall’incontro, determinante, con Ezra Pound, avve- nuto a Londra nel 1914, viene l’interesse per Dante (Dante, 1929), lo Stilnovo e i poeti provenzali, e soprattutto la consapevolezza della tecni- ca del linguaggio. Influenzato, come tutta la sua generazione, dalla poe- sia francese simbolista, nella sua prima raccolta di versi, Prufrock e altre osservazioni (1917), propone una sintesi efficace di tradizione e contemporaneità, rappresentando la vi- ta quotidiana come epica degradata, popolata di eroi svuotati visti con l’ironia di Laforgue. La sensibilità straordinaria per la pronuncia poetica e la capacità di riflessione già presen- ti in componimenti come Il canto d’amore di J. Alfred Prufrock (1917) preparano la svolta di La terra desolata (1922), una delle opere che più hanno influenzato la poesia del Nove- cento in Occidente. Nel 1948 gli viene assegnato il “Premio Nobel” per la letteratura.
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