Page 11 - Pino Daniele
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01-39 Prime pagine Pino Daniele:- 11/11/15 09:11 Pagina 9 giunge la vetta delle classifiche. Il succes- sivo cd, edito nel 1997, intitolato Dimmi cosa succede sulla terra, consegue dieci dischi di platino. In questi due lavori ab- bandona un po’ il dialetto napoletano, collaborando anche con grandi artisti co- me Giorgia, Irene Grandi, gli Almame- gretta e Jovanotti. Nel 1998 la raccolta Yes I know my way, che vede una rivisitazione di tredici brani tra i più famosi, più tre inediti: Pino Daniele e Massimo Troisi Amore senza fine, Per te (pezzo strumen- tale) e Senza peccato, registrato con la partecipazione dei britannici Simple Minds. In questo album il cambiamento di Pino Daniele è totale, si presenta al grande pubblico anche con un look rinnovato: capelli corti, pizzetto e ancora tanto da tra- smettere. In Come un gelato all’equatore, pubblicato nel 1999, compare anche la ballad Cosa penserai di me, successo estivo di quell’anno. Nel 2001 festeggia l’uscita del suo ultimo lavoro, Medina. Il disco vede un ritorno alle origini musicali: alcuni pezzi scritti in dialetto evidenziano la voglia del cantante di proiettarsi verso una nuova musicalità, rimanendo comunque fortemente ancorato alle origini. Nell’estate del 2002, Daniele si fa promotore di una serie di concerti realizzati sul palco insieme a Ron, Fiorella Mannoia e Francesco De Gregori, preludio di un album live che in autunno salirà in cima alle classifiche di vendita. Il 2004 vede la pubblicazione di Passi d’autore e, nel 2005, esce Iguana Cafè – Latin Blues e Melodie. In quest’album, col supporto di amici fidati che rappresentano il passato, il presente e probabilmente anche un po’ il futuro della sua musica, il can- tante costruisce un percorso sonoro appassionato, dove si respira il piacere stesso di fare musica. Lo accompagnano in questo percorso Nanà Vasconcelos e Karl Potter, in- dimenticabili protagonisti di album capolavoro come Musicante e Ferryboat, Fabio Massimo Colasanti e Gianluca Podio, il quartetto d’archi Amit. Nel 2007 esce Il mio nome è Pino Daniele e vivo qui e nel 2010 Boogie boogie man, nel quale duetta con artisti del calibro di Mina, Franco Battiato, Mario Biondi e J-Ax. Nel marzo 2012 viene pubblicato La grande madre, il primo lavoro indipenden- te, prodotto in toto con la sua etichetta Blue Drag. Il 2013 è l’anno di Tutta n’ata sto- ria - Vai mo’ - Live in Napoli, che presenta il concerto tenuto da Pino Daniele nel 2008 a Piazza del Plebiscito, nel cuore della città natale. Nel 2014 porta in concerto il disco Nero a metà, rivisitato per l’occasione. L’ulti- ma data del tour si tiene al Forum di Assago, il 20 dicembre. Pochi giorni dopo, il 4 gennaio 2015, Pino Daniele viene stroncato da un infarto nella sua tenuta di campa- gna a Orbetello, in Toscana. L’opera di Pino Daniele rappresenta, a pieno titolo, un viaggio emozionante attra- verso la sperimentazione linguistica e musicale. Il “Mascalzone latino” che aveva in- travisto, con grandissimo anticipo sui tempi, una possibile strada per un crossover les- sicale (e ancor prima musicale) è riuscito a spazzare via con la sua peculiare esperien- za artistica, anni e anni di retorica e di stereotipi ammassati alle falde del Vesuvio. Un
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