Page 13 - Il cammino della poesia 2
P. 13
AEL REDRO MECFONES

Navi dalle vele azzurre

Non mi bastano
navi dalle vele azzurre, iscurite di fuliggine,
ancorate ad un molo di ossa
per partire.
I cieli minacciano pianti gelosi
gonfi di cristalli – ho incontrato
mano nella mano, un marinaio vecchio.
Mi ha narrato le sue storie ma,
non ho seguito i suoi passi.
Mi è venuta in mente una caldaia arrugginita,
mi parlava di tesori, oltremare,
intrappolati in una detestabile gabbia di ebano
quando il sole è sorto, meraviglia!
Il marinaio è diventato trasparente, ora
ho capito, era di carta velina.
Si è scritto sopra, da solo, che sarebbe durato
non più di un giorno fra un’alba ed un tramonto.
Ci siamo scambiati sfere di sabbia rossa,
abbiamo disegnato con un pennello il tramonto e lui è scomparso.
Non mi restano che le navi senza equipaggio,
partirò col timone in mano verso isole che nessuna carta segna.
Mi sembra il gioco di un bambino che
fa la barchetta di San Pietro
con l’albume di un uovo e mi guarda, sadico, terribile,
attraverso l’ampolla che io mortale chiamo, mondo!
Oddio, le vele si stanno già sfracellando, ma levo l’àncora
se la sorte mi arriderà sarò più che un viaggiatore sommesso,
sarò me stesso.

11
   8   9   10   11   12   13   14   15   16   17   18