Page 159 - Il cammino della poesia 2

Oramai sono diventata brava solo nel racchiudere sogni, parole,
[carezze nel più inespresso ardimento.

I muscoli non riescono a contrarsi.
La lotta è stufa di darmi spiegazioni.
La debolezza cerca di svegliarmi per rendermi più potente
e io la guardo con occhi esasperati e le dico: «Che c’è?»
con una smorfia leggera, mi alzo con fatica e finalmente la inizio a

[seguire...

Tra le incrinature s’innesca la luce.
Poi ferma.
Luce ferma.
Mi sta aspettando.

Le basi dei sogni

Non è vero che bisogna mirare in alto.
È necessario mirare in basso.
Bisogna prima gettare le basi dei sogni.
Studiare le fonti della realizzazione.
Cambiare, piano, le mura della realtà.
Capire in principio tutto ciò che ci circonda.
Migliorare all’inizio la nostra città.
Successivamente iniziare ad alzare mattone per mattone.
Per poi concludere con il tetto che protegge le persone vicine a noi.
Quando abbiamo finito la casa del cambiamento.
Possiamo alzare gli occhi dell’esperienza.
A quel punto cominciare un percorso in salita.
Pretendere di crescere ed avere finalmente la coscienza dell’ambizione.

157