Page 95 - Il cammino della poesia 2
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Tutto ciò che mi serve

Entro nell’atrio dell’essere
nella porta della percezione
nell’umiltà manifesta,
ora chiamo il mio cuore
gli dico di fuggire
l’ottemperanza attende il valico duro del risorgere
la magnificenza del riscatto dato a diecimila volt
colte sopra di me

sono nudo con te
ho paura di perderti ancor prima di averti
preferisco l’oblio
preferisco la noia, la bonaccia

tutto questo è uno sfogo ben costruito,
un uragano a comando
la solitudine mi sta stretta quanto la compagnia
rivedo le sintassi
scambio parole per monete
sono il mercante del nulla
servo delle passioni altrui.

Privo te di una bella storia
privo me
di tutto ciò che serve.

Nasce nel 1983. È presente sul n. 32 della collana Sentire (Pagine,
2014).

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